A seguito di discussione, il Comitato MUTB e grazie agli sponsor che ci supportano comunichiamo che NON verranno aumentate le quote di iscrizione come originariamente previsto dal 1/11.
Pertanto rimarranno di 30 e 35€ rispettivamente per la 23km e la 43km sino al termine iscrizioni, nella volontà nostra di rendere quanto più possibile accessibile l’ iscrizione alla gara.
Ricordiamo inoltre che la MUTBs è una gara a misura di famiglia: in mattinata si terrà anche per quest’ anno il Kinder trail all’ interno delle mura del castello riservato ai più giovani, mentre la location di partenza ed arrivo, il Castello di Brescia appunto, si trova a pochi minuti dal centro città compreso il noto complesso museale di Santa Giulia. Insomma vi aspettiamo!
RICORDIAMO CHE LE ISCRIZIONI CHIUDONO IL 15.11.2015
ALAN e la Limone Skyrace è la finale delle World Series Skyrunning, su un tracciato che originalmente segna 23km con 2071d+ circa con partenza dal Lungo Lago Marconi di Limone, per motivi organizzativi legati alla chiusura di un sentiero si è tramutato in un 24km con 2950d+. In sostanza hanno aggiunto 1km e 950d+… come se non bastasse già l’arroganza delle salite…
Pacco Gara
La notizia il venerdì pomeriggio non allieta molto le nostre aspettative, io raggiungo Silvio Calvi il mio amico (trapiantato) già nel tardo pomeriggio per trascorrere con lui parte della serata e scambiare finalmente quattro chiacchiere amichevoli lungo le vie di uno stupendissimo borgo. Appena arrivato vado subito a ritirare il pacco gara che si rivela discretamente all’altezza del prezzo del biglietto, 2 soft flask da 250ml Salomon , una maglietta tecnica e dei sali e Gel energizzanti. Intanto alle ore 19 sempre per motivi legati all’organizzazione è stata spostata la partenza del Vertical Kilometer che ha subito anche una variazione significativa del percorso, 6km 1200d+ apparentemente questo non è un Vertical, ma il tempo e la nevicata eccezzionale dei giorni scorsi ha creato non pochi grattacapi all’organizzazione.
Riesco grazie a Silvio ad infiltrarmi nel dietro le quinte di questa importantissima manifestazione e vedo come lavorano nel dietro alle quinte. Ci sono 3 pc, per la condivisione delle foto, dei risultati sui Social, per il rilevamento dei tempi, per la gestione della manifestazione in più una postazione radio fissa che trasmette direttamente con il vertice della montagna dove è situato l’arrivo e da li sento le notizie in tempo reale.
Andrea Mondini, Alan Cattin Cosso, Silvio Calvi, Tite Togni
Prima però mi guardo la partenza dei fortissimi atleti che si sfidarenno su questo tracciato. I nomi si sprecano, il più blasonato è Urban Zemmer, il detentore del record del mondo sul kilometro verticale, sotto i 30′, poi via via ci sono tutti gli altri e anche questo “ragazzino”, Remì Bonnet.
Impressionante come in 45′ si beve i 6km e 1200d+ e va a vincere l’edizione del Kilometro Verticale (abbreviato VK) con un distacco su Urban di qualche secondo, il quale (giustamente) non è molto contento del tipo di modifiche del percorso.
Con i risultati in tasca io e Silvio decidiamo di andare a mangiare qualcosa, ho bisogno di ricaricarmi per il giorno successivo e così mi porta in un ristorante dove da li a poco tutta l’organizzazione si sarebbe dovuta trovare a cena, cerchiamo di fare presto, ma inevitabilmente mi ritrovo al tavolo con i membri dell’ISF e UIA. Dopo un pò arriva pure il Fotografo Ufficiale con il quale mi guardo le anteprime delle foto fatte in serata, stupende è dir poco!
La Gara
L’indomani mi alzo e mi preparo un bel piattone di pasta, circa 70g con un pò d’olio, giusto per darmi un pò di carica e mi avvio verso Limone.
Alla partenza
Arrivo per un pelo, riesco a parcheggiare in extremis, calzo le scarpe, mi lego il pettorale alla cintura e mi dirigo verso la partenza, Silvio mi chiama e spero di poterlo raggiungere al più presto ma purtroppo la gente è tanta e c’è un caos infernale, son già quasi tutti in griglia e quindi per non perdere troppe posizioni decido di rimanere nelle transenne e così salutare col pensiero il mio caro amico.
La temperatura è frizzante, adeguata per quello che ci aspetterà, noi siamo pronti, vedo molti visi tesi ma anche tanta gente che non conosco, di tutte le nazionalità, giapponesi, spagnoli, francesi, norvegesi (gli unici a loro agio con queste temperature) e non ultimi tedeschi e inglesi.
Finalmente vedo Tite e Andrea, insieme entriamo nel cancello e piano piano avanziamo, io e Andrea ci fermiamo fino a un certo punto, Tite invece si getta in avanti più vicina ai Top Runner possibile, per guadagnare metri nella salita senza incappare nel traffico. Scelta giusta direi, visto che una volta data la partenza chi sta dietro viene imbottigliato tremendamente…
Viene dato il via, il percorso inizia veloce e nervoso, si corre in paese per circa 3km tra le strade del borgo, spostandosi verso l’Hotel Panorama da dove, voltando a sinistra inizia il “Sentiero del Sole” che attacca decisamente ripido verso Bocca Larici a 1200 circa. (1000m d+)
Sentiero della Pace – Lago di Garda
Il sentiero è subito una pietraia infernale alternata a tratti di sentiero molto bello, con sempre un gran sfondo sul Lago, raggiungo velocemente il GP Guindani, compagno di squadra, un fortissimo ultra runner, su un tracciato così c’è ben poco da chiacchierare, ma noi lo facciamo lo stesso, a costo di farci superare! La salita continua cattiva, in certi punti si oltre passa il 50% di pendenza, è davvero devastante per i polpacci e le gambe, arriviamo ad un mini ristoro, beviamo qualcosa e via come il vento puntando sempre verso l’alto… Il tifo sulla prima parte del percorso è numeroso, questo ci incita ma non dobbiamo incappare nell’errore di strafare…
Poco prima del ristoro incrocio 3 signore che fanno il tifo, un’anziana su una sedia mi incita, non ci penso un’attimo, mi fermo e la saluto decentemente, la signora è tutta contenta, me ne vado e inizio a corricchiare su un tratto abbastanza semplice.
Arrivati a Bocca Larici, parte un bel tratto di piano misto discesina che porta verso un Ristoro, chiedo a GP i guanti, io da perfetto scemo li ho dimenticati nello zaino sbagliato… Se non ci fosse stato lui a quest’ora avrei i geloni alle mani… Tira un venticello bello frizzante, sopratutto nelle parti fuori dal bosco. Arriva al ristoro una ragazza bionda, una stanga, penso sarà stata una Norvegese o cose simili, incantato la lascio passare mentre io e GP continuiamo il nostro percorso…
Affrontiamo su sentiero le Creste di Reamol, mi sembra di essere già stato qui, ho alcuni flashback, ma non riesco a capire. Continuiamo nella nostra corsa, le gambe ora stanno bene, si sono rilassate dalla salita, il fiato si è un pò calmato e i battiti sono scesi e con essi anche la pressione psicologica della fatica, mi sento rigenerato, guardo a sinistra e vedo il lago, guardo a destra e vedo dei splendidi alberi dipinti dall’autunno che bruscamente ha colorato il paesaggio di una tonalità marroncino pastello misto arancione. Saltelli quà e là per evitare le radici bagnate, imprecazioni quando si poggia il piede su una pietra viscida come il sapone, ma io e il GP siamo sempre li, sempre sul pezzo, piano piano iniziamo anche a chiacchierare di cose serie.
Mi sento felice, mi sento come mai fossi stato, sensazioni ottime, se non fosse per il dannato freddo di cui ho letteralmente paura starei proprio a bomba, ma cerco di non pensarci, cerco di non pensare al fatto che a questa SkyRace sono partito con uno zaino vuoto, con dentro 500ml di liquidi, una giacca a vento estiva più leggera di una piuma, di un paio di bastoncini e 2 bustine da 6g di miele, che come sempre mi sono chiesto “Ma chi stracavolo me l’ha fatto fare?” “Era meglio stare a casa sul divano al CALDO”… ma niente, sò che una volta arrivato tutto questo si traduce in Endorfinas!!!! Arriviamo in un punto che riconosco subito, i Prati di Guil, ecco dove avevo già visto questo posto, quest’inverno ero venuto a fare delle creste con un’amico per cui scrivo ogni tanto qualche relazione sul suo sito ed eravamo passati di qui, con rientro verso Pregasina proprio dal sentiero dal quale siamo saliti… Lo dico a GP, da li parte la discesa, arriviamo a un ristoro e beviamo qualcosa, continuiamo e ad un certo punto il GP si ferma, ha dei crampi, lo aspetto, non si lascia mai un compagno di squadra in montagna da solo in preda ai crampi, gli chiedo se ha bisogno, lui dice di no e continuiamo nella discesa piano ma costanti.
Siccome è lunghetta iniziamo un pò a raccontarci, io gli racconto cosa ho avuto e lui mi dice di aver avuto un’esperienza simile con un suo famigliare, la cosa mi avvicina di più all’uomo che ho davanti.
il Gp Guindani
Mi chiede se adesso sto bene, gli rispondo che non era il caso di fare certe domande, visto il posto in cui ci troviamo e il motivo per cui siamo qui!!! Risposta scontata, fisicamente si, sto bene, è il resto che ultimamente….. Arriviamo su una strada forestale da dove inizia la seconda salita, siamo in anticipo sul cancello di 30min, abbiamo 2 ore per fare la seconda salita , ridiscenderla e tornare al punto dove siamo ora. GP dice che è fattibile e allora si parte, un pò di forestale poi svolta a destra sul “Sentiero del Bepi”.
Questo Bepi deve essere stato un gran camminatore e sopratutto un gran escursionista per riuscire ad inventarsi una traccia simile, direi che è quasi l’inventore del Vertical Kilometer visto la pendenza che ha questo sentiero…. Anche qui non ci si risparmia, punte del 48% di pendenza, ma dirò di più, punti di cordino, pezzi di arrampicata, un gran divertimento!!
A un certo punto sento gridare, “Forza GP! Forzaaaaaaa”, riconosco la voce di Nunzia e del Presidente Michele, mi si accende la lampadina e inizio a correre su quel sentiero con i bastoncini…. arrivo da loro e mi incitano, ridandomi letteralmente la vita, psicologicamente sono stati una pietra miliare per la salita che andrò ad affrontare…. Le mie gambe e il mio morale iniziano a dare i primi segni di cedimento e il GP è sempre più lontano, gli occhi si appannano, sarà la nebbia o la stanchezza? Cerco di non pensarci di tenere botta, mi fermo una volta sola su quel vertical, per rifiatare un pò, una trentina di secondi. Arrivo al ristoro alla Cima di Mughera, una signora mi urla letteralmente in faccia un TRB (Trail Running Brescia), sei Luca? Sono Alan le rispondo, probabilmente ho dietro qualche TRB penso nella mia testa ma cerco di non pensare e resto concentrato. Durante la salita GP ed io conosciamo una ragazza molto in gamba, è Maltese (ahimè a due ignorantoni come noi è pure scappata la battuta del cane….), parla Italiano, Inglese, Maltese, è carina, in gamba ma fà un grande errore, alterna tratti a tutta a tratti in cui si siede a guardare il paesaggio… Non mi azzardo a dare consigli a una donna durante una spremitura come questa, già da rilassata ti salta addosso se gli dici qualcosa, figuriamoci li… avrei fatto un volo diretto a Limone senza avere il privilegio di fare la penultima discesa e l’ultima salita!!!
Limone
Bevo qualcosa, riparto dal ristoro senza ricaricare le borracce, ma me ne accorgo quando sono al cancello orario, che passo per 1 minuto. (COGLIONE, L’ACQUA!!!!) In realtà la scena è questa, arrivo all’ultimo ristoro alla fine della discesa dopo il Mughera, divido mezza coca cola di quella rimasta con un signore, sbrano 2 pezzi di banana mentre il signore ci dice, “peccato perchè tra 5min chiude il cancello”! COOOOOOOOOOOOOOOSA???? lascio li tutto, banana morsicata, buccia, bicchiere di coca, mezza caviglia e parto in discesa alla rincorsa del cancello orario!!! Arrivo davanti al signore che mi dice veloce veloce, manca 1 minuto, mi fermo immobile e lo guardo, è la scusa per riprendere fiato. Un signore mi fà, non farlo adesso, (Il GP ormai è un miraggio), dentro di me c’è una gran voglia di ritirarmi, ma non posso farlo, manca pochissimo alla gloria! Dentro di me rieccheggiano sempre più forti le parole del GP Guindani, “La maglia TRB, la si porta al traguardo costi quel che costi!!!” Riparto con l’approvazione di tutte le persone presenti, faccio due tornanti e sotto sento un signore che dice, “Ma voi… ce l’avete il Frontalino?” “Ovvio che no” rispondo io, lui ribatte “Ah bella roba…” io allora lo affronto “Tu hai il frontalino?” , “Si” ribatte, “bene, useremo il tuo” e me ne vado….
Mentre salgo assisto a una scena epocale, un ragazzo a terra in lacrime soffre per i crampi che ha localizzato sul quadricipite, ma la ragazza che lo stà “soccorrendo/uccidendo” gli sta tirando il piede come se avesse un crampo al polpaccio…. Arrivo sul luogo, guardo il ragazzo:”Che hai?” Lui:”Crampi” io:”Dove?” lui:”qua sopra” (indicandosi il quadricipite) io:”e allora che ci fai messo così? alzati” lui:”Ok” tra una smorfia e l’altra si alza, “Ok ora devi prenderti la caviglia e portartela verso il culo” Lui “ok” Io “Ok, in bocca al lupo” Riparto mentre sento che la scopa è andata in soccorso al ragazzo e che la ragazza (probabilmente anche lei come servizio scopa) ha proseguito, dimenticandosi i bastoncini sul luogo, infatti poi sento la scopa dire :”Ma i bastoni son tuoi?”… Tutto questo mi aiuterà ad affrontare l’ultima salita che per fortuna è molto meno cattiva delle due precedenti, ma che ha sempre il suo perchè. Quasi arrivati in cima incrocio 4 runners, due fratelli e altri due che stanno arrancando come me. Grido :”Vero che è l’ultimo pezzo di salita?” Si mi sento dire…. Crollo, ginocchia a terra sul terriccio, mi lascio andare per un 15 secondi sdraiato sul sentiero come un sacco di patate, mentre cerco di riprendere fiato, gambe. Arrivo in cima e subito sapendo che ci sarebbe stata solo discesa rincomincio a corricchiare, passo dopo passo mi ritornano le forze, recupero il fiatto e le gambe, il tibiale che un pò mi duole inizia a non duolere più, probabilmente sto iniziando a fidarmi di più del terreno e delle scarpe, infatti da questa parte è tutto asciutto!!! Corro metà discesa con un ragazzo molto in gamba che mi segue agile, gli racconto chi sono, lui mi dice che sta accompagnando il fratello a fare questa gara, è molto bello.
Io all’ultima discesa
Io non voglio saperne di nient’altro, ho in testa il traguardo e sto spingendo per arrivarci velocemente e con stile. Faccio tutta la discesa in poco tempo e mi addentro nel paese, ci sono alcuni tratti di salitella che riesco addirittura a correre, mi ributto a fionda verso la discesa mentre dietro a una curva vedo un ricciolino a me famigliare, è Enrico Ossana, che sta incitandomi, la sorpresa è grandissima e graditissima a pochi passi dietro di lui spunta Flora la sua compagna la Regina del Bosco, le dò un 5 e proseguo fino al traguardo. Poco prima del traguardo vengo applaudito da un gruppo di tedeschi, ahimè non arriverò mai come arrivano i top runner a dare il 5 alle tante persone presenti al traguardo, però d’altro canto la soddisfazione di partecipare, finire in 6h un percorso modificato il giorno prima e valido come World Series Skyrunning non potevo proprio aspettarmelo. Io , che odio le Sky perchè hanno salite troppo dure per i miei gusti sono riuscito ad arrivare 20 min dopo la mia YogaGuruRunner Tite Togni, dietro a persone di pochi minuti che conosco e che sò quanto forti sono. Per me è il coronamento di un’anno da favola, un’anno dedicato interamente al Trail Running, omettendo quello che per me è stata la passione iniziale, l’Alpinismo ma che è stata presto sostituita da questi viaggi mentali e fisici che solo il Trail / Sky Running riescono a regalarmi!
E’ difficile ricordarsi di tutto e di tutti, ma ringrazio semplicemente chi ci è stato, chi ho incontrato, ragazzi e ragazze che conosco e che ho conosciuto. Non penso che il prossimo anno farò un’altra Sky, come non pensavo che dopo la Vigolana avrei fatto altri trail…. Come sempre le cose che ti appassionano riescono a tirare fuori quello che di te stesso non conosci e che bella scoperta ragazzi……….
A partire dal prossimo 1 ottobre 2015 il TRAIL RUNNING BRESCIA aprirà la campagna di tesseramento per l’anno 2016.
SOCIO NON AGONISTA – SOCIO AGONISTA – SOCIO AGONISTA JUNIOR
con le seguenti modalità:
– Tessera di SOCIO NON AGONISTA (sia rinnovo che nuova adesione): € 15,00
Riservata ai simpatizzanti TRB che NON intendono cimentarsi in attività agonistiche, offre:
la possibilità di accedere a tutte le attività organizzate dal Gruppo come i TA autogestiti e gli allenamenti settimanali,
l’accesso alle convenzioni in essere per i soci TRB.
– Tessera di SOCIO AGONISTA (rinnovo): € 30,00
Riservata ai simpatizzanti TRB che intendono partecipare durante l’anno ad attività agonistiche, offre:
la possibilità di accedere a tutte le attività organizzate dal Gruppo come i TA autogestiti e gli allenamenti settimanali;
l’accesso alle convenzioni in essere per i soci TRB;
Tessera UISP (Ente Promozione Sportiva cui il TRB è affiliato) necessaria per l’iscrizione a molte gare in calendario.
– Tessera di SOCIO AGONISTA (nuova adesione): € 50,00
Riservata ai simpatizzanti TRB che intendono partecipare durante l’anno ad attività agonistiche, offre:
la possibilità di accedere a tutte le attività organizzate dal Gruppo come i TA autogestiti e gli allenamenti settimanali;
l’accesso alle convenzioni in essere per i soci TRB;
Tessera UISP (Ente Promozione Sportiva cui il TRB è affiliato) necessaria per l’iscrizione a molte gare in calendario;
Maglia da gara con i colori sociali.
– Tessera di SOCIO AGONISTA JUNIOR (rinnovo): € 15,00
Riservata ai simpatizzanti TRB nati dopo il 01/01/1998 che intendono partecipare durante l’anno ad attività agonistiche, offre:
la possibilità di accedere a tutte le attività organizzate dal Gruppo come i TA autogestiti e gli allenamenti settimanali;
l’accesso alle convenzioni in essere per i soci TRB;
Tessera UISP (Ente Promozione Sportiva cui il TRB) necessaria per l’iscrizione a molte gare Trail in calendario.
– Tessera di SOCIO AGONISTA JUNIOR (nuova adesione): € 30,00
Riservata ai simpatizzanti TRB nati dopo il 01/01/1998 che intendono partecipare durante l’anno ad attività agonistiche, offre:
la possibilità di accedere a tutte le attività organizzate dal Gruppo come i TA autogestiti e gli allenamenti settimanali;
l’accesso alle convenzioni in essere per i soci TRB;
Tessera UISP (Ente Promozione Sportiva cui il TRB) necessaria per l’iscrizione a molte gare in calendario;
Maglia da gara con i colori sociali.
Ricordiamo ai soci interessati al tesseramento AGONISTA ed al conseguente rilascio della tessera UISP necessaria alle iscrizioni delle competizioni organizzate dalle società affiliate, che per ragioni organizzative la Segreteria TRB trasmetterà i tesseramenti alla Sede UISP di Brescia con cadenza mensile, ogni fine mese.
Una volta emesse da UISP le tessere saranno ritirabili presso il negozio GIALDINI SPORT di VIA TRIUMPLINA, 45 – 25123 BRESCIA nei normali orari di negozio, un avviso della loro disponibilità verrà inviato a mezzo mail dalla segreteria.
La campagna di tesseramento terminerà martedì 30 giugno 2016.
Modalità di iscrizione:
Le iscrizioni potranno essere effettuate con le seguenti modalità:
– Presso il negozio GIALDINI SPORT di VIA TRIUMPLINA, 45 a BRESCIA telefono 030 2002385 nei normali orari di apertura;
– Presso la Sede sociale ASD TRAIL RUNNING BRESCIA di VIA TRIUMPLINA, 45 a BRESCIA nelle serate di “sede aperta”. Per date ed orari consultare il sito www.trailrunningbrescia.it
Documentazione da allegare:
All’atto dell’iscrizione andranno presentati i seguenti documenti (reperibili nel luogo dell’iscrizione oppure scaricabili dal sito www.trailrunningbrescia.it al percorso TRB TEAM / DOCUMENTI TRB):
– Per tutte le categorie di Associati, modulo di “domanda d’iscrizione” debitamente compilato;
– Per i soli SOCI AGONISTI CERTIFICATO MEDICO AGONISTICO in corso di validità, nel caso non ne siate già in possesso verrà rilasciata all’atto di iscrizione una richiesta di visita medica. L’iscrizione PRIVA di certificato medico in corso di validità verrà in ogni caso ricevuta ma non potrà essere ratificata sino alla presentazione di CERTIFICATO MEDICO AGONISTICO in corso di validità. Conseguentemente NON potrà essere rilasciata la tessera UISP;
– Anche l’attività motoria rappresentata dalla partecipazione ai TA ed agli allenamenti collettivi deve essere supportata dalla piena coscienza del proprio quadro medico per questo ai SOCI NON AGONISTI è richiesta la presentazione di certificato medico per ATTIVITA’ SPORTIVA NON AGONISTICA rilasciato dal proprio medico curante, da medico specialista in medicina dello sport ovvero da medici della Federazione Medico-Sportiva Italiana del Comitato Olimpico Nazionale Italiano.
Il Dolomiti di Brenta Trail è, sarà e resterà uno degli ultratrail piu belli che io personalmente abbia mai corso in vita mia.
Inizia così l’articolo di Alan de Slucca, il nuovo tesserato trentino al TRB.Team, tanto per capire di che pasta è fatto
Un Ultratrail completamente immerso in un museo alpino, perchè di questo si tratta sostanzialmente, di un gruppo montuoso dove è stata scritta la storia dell’Alpinismo sulle sue pareti e del Trail Running da quest’anno!!!! L’eccellente organizzazione del Trentino Trail Running, lascia basito qualsiasi concorrente, l’ospitalità la cura dei dettagli, il balisaggio e pure l’incitamento nei punti più critici si è rivelato per me un vero e proprio CAPOLAVORO!!!
Il pettorale, (rarità in un Trail Autogestito)
Sono le 4 di mattina, suona la sveglia, mi alzo, mangio un piatto di pasta, bevo un the caldo, fin qui tutto bene, l’apparente ansia che temevo di provare non si presenta, prima di sfondare il proprio limite con una prova simile solitamente sono sempre molto teso, la paura di non farcela è una tenaglia invisibile…. Salgo in macchina e mi dirigo verso Molveno, dove in extremis riesco ad arrivare allo start, mentre indosso lo zaino la speacker annuncia “Aspetteremo 10minuti per quelli che sono in ritardo”, ma io per fortuna alle ore 06.00 sono proprio sotto l’arco rosso dello start!!!! Saluto furtivamente gli amici ultratrailer e mi posiziono nel punto dove mi trovo più a mio agio, dietro. Questo per avere una partenza più tranquilla, scaldare il motore con calma e godermi il viaggio….. Incontro gli amici del TRB (Trail Running Brescia), li saluto, un gruppo stupendo fatto da persone stupende che mi hanno rapito il cuore, la semplicità con la quale si trovano e macinano km in montagna, la festa che fanno dopo è pari a pochi….
Si inzia a vedere il Brenta
Pronti, attenti, via…. si parte!!!! E’ ancora un pò buio a Molveno, niente di preoccupante, preferisco tenere il frontalino in zaino tanto ci sono quelli degli altri che fanno luce e poi cmq… l’alba è alle porte… Mentre corro mi affianca un amico, conosciuto al T.A Alto Garda , con lui chiacchieriamo un pò ed affrontiamo i primissimi chilometri nel centro del paese. A un certo punto una svolta a sinistra ci porta in “ambiente” e già li io inizio a rimanerne estasiato… In poco tempo arriviamo ad Andalo dove il mio amico ha ingranato la sua marcia ed è sparito via, io invece mi accodo al gruppo del TRB dove ci fermiamo per un caffè al bar, l’atmosfera è splendida, i TRBoys sono davvero simpatici e riempiono di allegria la lunga salita che ci dobbiamo sciroppare (qualcuno parla di 1700d+)…. Il bosco è stupendo, si guadagna quota abbastanza rapidamente, gli scorci sono troppi da fotografare, faccio alcune foto ma il resto preferisco vivermelo per bene,, quindi proseguo nella mia marcia alternando tratti di corsa a tratti di camminata in salita.
Inizio a sentire del tepore e la luce schiarirsi, mi giro e intravedo tra gli alberi il sole, che bello arancio fà capolino sulle montagne, il momento è fantastico, la giornata è mondiale, la fortuna di averla trovata così anche!!!!
Noi tra chiacchiere in dialetto Bresciano di cui capisco 1/4 e qualche pausa per fotografare, continuiamo a guadagnare quota… Il mio morale è a 1000…. Il bosco è fantastico, la temperatura è perfetta, nè troppo caldo, nè troppo freddo, proseguiamo quindi con calma la nostra marcia. Arriviamo al ristoro mangio qualcosa, ricarico le borracce (come da prezioso consiglio di Alberto Fondriest la sera prima) e ripartiamo con passo deciso. Al ristoro incontro Franco, con il pettorale STAFF, mi dice che probabilmente dovrà tornare giù per seguire i dettagli della gara, lo saluto, lo ringrazio e riparto. Proseguiamo sul sentiero 301 SAT che percorre un piccolo traverso sulla montagna andando a raggiungere dopo alcuni saliscendi un bivio… Qui si decide se girare a sinistra (45km) o destra (64km), 3 allegri ragazzi ci fanno il tifo e ci incitano…. Continuo a corricchiare/camminare ma ad un certo punto vedo che i TRBoys non sono più con me, con lo sguardo in lontananza vedo che la maggior parte di loro ha preso il percorso breve…. E che cacchio, mi sento un pò spaesato…. Tutta questa botta morale di vita che se ne và così, già dopo pochi km???? Sono sicuro però che il loro Presidente Michele non ha fatto così e quindi mi lancio all’inseguimento del “President”… Non è facile seguire il Presidente, lo capirete dopo il perchè…..
il Piz Galin
Percorro la Val dei Cavai, sotto a una leggera brezza, vedo il sole sulle cime ma a meno che non voglia star li ad aspettarlo per ore, forse è meglio se mi sbrigo!!! Arrivo sino alla Sella del Montoz, un posto fantastico, emozionante…. Ci sono dei volontari che rilevano il mio numero di pettorale, per segnare così il mio passaggio, un saluto, un ringraziamento e via!!! Dalla Sella del Montoz guardando verso Nord inizia un’angolo di Brenta (come anche la parte precedente) che io non ho mai visto e ne rimango di stucco…. mi apre il cuore….
Inizia anche una piacevole discesa, che mi corro tutta d’un fiato… Vorrei fermarmi in ogni posto, abbracciare ogni roccia e fotografare ogni pino, sono diversi qui, non sò il perchè, mi affascinano molto!!
Val dei Cavai
Verso Malga Campa
Probabilmente senza neanche accorgermene sopraggiungo e supero Malga Campa e sempre sul 370SAT mi addentro in un bosco davvero bellissimo…. Corricchiando e alternando tratti di camminata veloce sopraggiungo Michele, nei pressi di Malga Termoncello. Un bel ristoro, mangiamo, riempiamo come sempre le borracce, facciamo due amichevoli chiacchiere con i volontari presenti e si riparte, ma questa volta io parto prima e mi tengo leggermente più avanti rispetto a lui… Non sò il perchè….
Inizia un piacevole tratto di saliscendi corricchiabile che porta verso il prossimo bivio a Malga Flavona. Il sentiero è altrettanto fantastico, è d’obbligo fermarsi e fare qualche foto, perchè scorci simili non si incontrano facilmente.
Il lago di Tovel
Una visione mistica dall’alto del Lago di Tovel che con il suo color turchese risplende dal fondo valle, mi fermo per fare una foto, mentre sento dietro il President che ne sta appunto parlando con il suo compagno. Non è facile correre in posti così, la quota media è abbastanza importante, ma sopratutto la visione di certi panorami è davvero incredibile… Penso a tutto, notti in tenda, bivaccate nelle malghe e dentro di me sorrido, perchè mi accorgo sempre più che sto percorrendo questo paradiso di corsa… mentre in realtà posti del genere andrebbero percorsi al rallentatore e con il freno a mano tirato!!!!
Mi trovo alla base di Cima Pra del l’Asen e non appena giro verso sinistra davanti a me si apre un paradiso… una visione superba su un angolo di Brenta a me sconosciuto. Il fondo qui inizia a diventare un pò pesantuccio, tratti di sassi misto “cacca” , fango, acqua rallentano un pò la marcia, ma non mi dò per vinto e dopo un pò raggiungo finalmente la Malga Flavona…
Li ad aspettarmi ci sono Cinzia e Pamela, due atlete che per quest’oggi hanno preferito rimanere ferme e dare una mano all’organizzazione, sono contento perchè appena arrivo mi fanno subito una gran festa, foto, video, 2 chiacchiere per dare un pò di tono al morale e via…. Inizio a farmi un pò di domande, sino a qui ho percorso circa 25km con 2000d+ circa, sono passate si e nò 5 ore, provate a fare i conti………….
Turrion Basso
Sopraggiunge il President che dopo alcuni convenevoli riparte subito e io con lui, c’è un tratto di salita che spezza le gambe, si fà fatica e io inizio a perdere pian piano terreno, ma cerco di non darmi per vinto… Lo tengo a vista in modo da poter capire se è necessaria o meno una accellerata o se è sufficiente stare così!!!
Verso il Passo Grostè
Percorriamo tutto il campo di Flavona sino ad arrivare al sentiero che proviene dal Passo della Gaiarda, sul sentiero incrociamo 2 volontari che ci indicano la strada, coraggiosamente uno dei due mi dice che da li al Passo Grostè ci sono 40 minuti.. Bene penso io, sempre con lo sguardo in lontananza cerco il President, ma mi accorgo che è sopra di me sul sentiero e mi incita dicendomi “Alan, dai che tra un pò c’è il ristoro!”…. Il passo si sta indebolendo, sempre più lento, sento un calo di forze, di energie, mangio qualcosa e bevo, sarò al quarto litro di liquidi ingeriti, ho bisogno di tenere il corpo idratato, il sudore e il calore dispergono senza accorgermene un sacco di liquidi corporei!! Intravedo un ripetitore e finalmente un pò di serenità invade il mio corpo, non perchè mi piacciano tanto questi marchingegni tecnologici quanto perchè sò che è il ripetitore del Passo dove da li inizierà la discesa verso il ristoro…
Corro fino al Rifugio Graffer dove li ad aspettarmi c’è il President che ha già pensato bene di ordinarsi una birra, mangiarsi un pò di panini…
in lontananza il Rifugio Graffer
Arrivo con un dolore al ginocchio non da trascurare, mi riposo un’attimo mentre mangio 2 panini al formaggio,, bevo un caffè, bevo molti liquidi, faccio il pieno delle borracce e……….. DECIDO DEL MIO DESTINO!!!! Guardo i ragazzi del ristoro, giovani, che ci stanno incoraggiando, davanti a noi c’è un cartello piuttosto significativo… Due frecce una opposta all’altra indicano 45km o 64km… Li per li non capisco, come è possibile che non ci siano le indicazioni della “media” da 55km???, chiedo e mi viene subito spiegato…. Molto bene dico dentro di me, ho già perso parte della lucidità e della capacità decisionale… Ne approffito quindi per fare una domanda al President…. Michele… Sinistra o destra??? Lui non risponde, io inizio probabilmente a straparlare perchè faccio calcoli di dislivello, di chilometraggio, di orari…. Beviamo insieme un caffè e dopo aver detto al volontario, “Guarda, penso che farò la 55km”, Michele mi dice… DESTRA!!!! “Non puoi lasciarmi da solo…!!!” Non esito un secondo, un’amico in difficoltà non và mai lasciato solo nel momento del bisogno, sopratutto in montagna, decido quindi di continuare deciso con la mia avventura e svolto quindi a DESTRA!!!! Sulla 64km!!!! Il Graffer è al 33,5km e siamo a metà strada come kilometraggio, ma non come dislivello, li siamo già un pò avanti per fortuna…. Guardo un’attimo il Roadbook con una lucidità degna di un ubriacone a fine serata e dico a Michele, senti, abbiamo da arrivare al Tucket entro le 17.00… Fattibile risponde lui e così iniziamo la discesa, veloce, molto veloce, Michele continua a camminare veloce, molto veloce, poi capirò il perchè (Michele è istruttore di Nordic Walking e va come una mina impazzita)….
verso Malga Vallesinella Alta
Sono costretto a volte a correre per risaldare il distacco che lui guadagna… è quasi impressionante, capisco quando a me dicono che ho le gambe lunghe, se io imparassi bene ad andare con quel passo potrei davvero divertirmi tanto!!!
Da qui in poi inizia la parte più tattica di questo TA (che io dentro la mia testa definirò più volte come il “TI AMO Dolomiti di Brenta Trail”, cioè lo Step-By-Step, pensiamo al prossimo obbiettivo e poi a quello dopo, senza pensare che bisognerà ancora percorrere X km e X dislivello…. Non è male come tecnica, infatti arriviamo a Malga Vallesinella Alta in un battibaleno, parliamo con i 2 volontari presenti e ripartiamo velocemente….
Da quì ci aspetta una lunga salita che come termine avrà il Rifugio Tucket ma nell’intermedio il Rifugio Casinei. Questa parte del Brenta è la zona più frequentata da parte dei turisti, durante la nostra salita a passo veloce ne incontreremo alquanti…
Arriviamo velocemente al Rifugio Casinei, la signora volontaria ci aspetta e ci dà il benvenuto segnando sul suo foglio i nostri pettorali, chiediamo un pò di informazioni circa il passaggio dei concorrenti, lei risponde che saranno passati circa 150 trailer e che ne mancavano ancora circa una quarantina… (poi scoprirò invece che circa 40 persone si erano iscritte ma non erano partite… Douch…).. La pausa è veramente veloce, mentre Michele cerca di svuotarsi del peso dello zaino regalandomi della frutta secca da mangiare che accetto volentieri, io mi guardo intorno… I tavoli fuori dal Casinei sono gremiti di persone, tutti ci guardano come se fossimo dei marziani in villeggiatura….
Ripartiamo sempre a passo veloce verso la nostra nuova meta il Rifugio Tucket, dove c’è il cancello orario che noi non possiamo non superare!!! In poco più di un ora siamo al Tucket, li io entro in crisi…. Arrivo al ristoro prendo un panino in mano ma non riesco a mangiarlo, inizia l’ansia, sicuramente sto facendo brutti pensieri, la stanchezza inizia a farsi parecchio pesante, allora dico al President che io mi fermo…. Parlo con i volontari, due signori che secondo me non hanno ben chiaro quanti km abbiamo nelle gambe e ci parlano di ciò che ci manca con una certa leggerezza…. Io sò invece cosa mi manca ancora e inizio a non ragionare più…
Michele, io vado un’attimo in bagno… Entro nel rifugio e mi servo del bagno, cerco di concentrarmi risciaquandomi la faccia e ripetermi che tutto andrà bene, pensare Step by Step e che manca davvero poco alla fine della salita…. Mi convinco che li non potevo ancora stare per molto, andava presa una decisione, perchè sto iniziando a raffreddarmi, ad avere freddo e una decisione è obbligatoria in questo momento…. Non nascondo che più volte mi balena l’idea in testa di fermarmi nel Rifugio e dormire li….. Cerco una scusa, mi ripeto che è stata la tirata in salita dal Casinei al Tucket che mi ha fatto stare così… il President parte, io non posso fare a meno e parto anche io dietro di lui, dobbiamo percorrere il Sentiero del Fridolin un sentiero piuttosto tecnico che separa il Rifugio Tucket dal Rifugio Brentei. La sua particolarità sta nel fatto che verso la parte finale è invaso da una serie di rocce diagonali che rendono praticamente quasi impossibile la marcia per via della notevole “scivolosità”….Con l’agilità di un’Elefante con le zampe legate riesco a superare con non poche difficoltà il tratto, e a intraprendere il sentiero 318SAT che porta sino al Rifugio Brentei… Michele ormai non si vede più, è notevolmente più avanti penso dentro di me “Ma guarda sto qui che mi lascia qui da solo… ma poi capisco il perchè… ” arrivo al Brentei e fà un freddo micidiale, vento, nebbia, sembra di essere in Russia altro che in Brenta… Entro nel rifugio per vedere se c’è, nulla…. guardo fuori.. nulla… Non posso che constatare che è partito ed è andato oltre…
Mi sento un pò spaesato, la nebbia è notevole, la visibilità è circa a 20metri, questo da una parte mia aiuta perchè non vedo davanti a me la Bocca di Brenta, il mio ultimo obbiettivo di salita, quindi procedo… Oltrepasso la chiesetta del Brentei e punto dritto, incrocio un gruppo di ragazzi tutti imbragati con casco e corde, mi chiedono se sono in gara, li rispondo si… Mi fanno i complimenti, ma io non ho una gran lucidità, mi fermo 30secondi per parlare e spiegare loro che sono al 49esimo km con già 4000metri di dislivello positivo, sbalorditi mi fanno i complimenti, io chiedo loro che cosa avevano fatto, loro mi dicono che hanno scalato il Campanil Alto, io faccio i complimenti a loro con lo stesso stupore, l’arrampicata non fà per me… Continuo sul 318SAT che inizia a farsi sempre più ripido, dentro di me volano imprecazioni fino a quando una persona pronuncia il mio nome… Questo è Alan….
Luca Molinari ed Io alla base del sentiero attrezzato che porta a Bocca di Brenta
YES I’AM rispondo e con enorme sorpresa incontro una delle menti di questo capolavoro, Luca Molinari. Questo incontro mi ridà letteralmente la vita, si, sono provato è vero, ma il solo fare una foto, mettere una mano sulla spalla a Luca, mi ha dato una carica pazzesca. Affronto con piacevole lentezza il tratto attrezzato, il Soccorso Alpino è sempre presente a verificare e mi dà indicazioni sui punti dove svoltare, in poco più di 20minuti raggiungo il nevaio che tramite una corda si impenna alto dritto verso la Bocca di Brenta…. Anche li, due volontari del Soccorso Alpino mi indicano la strada da percorrere verso il Rifugio Pedrotti…. Da questo momento in poi è solo discesa, peccato che a volte la discesa sia molto più difficile da affrontare della salita, ma non oggi non sembra esserlo (per fortuna)….
Fuori dal Rifugio ci sono alcune persone, inizio a mangiare qualcosa a bere, a riempire le solite borracce quando un ragazzo mi si avvicina “Ciao Alan”, lo guardo, ma non sò assolutamente dove metterlo…. Gli chiedo di essere esaustivo perchè da li a poco sarei dovuto ripartire, dopo avermi detto il suo nome il mio cervello lentamente collega il suo viso… è Manuel, un ragazzo che mi chiese informazioni sulla Translagorai e che quest’anno si è finalmente deciso a percorrerla !!!! Lo saluto, saluto i volontari e mi fiondo in discesa verso il prossimo obbiettivo, il Rifugio Selvata…. Il Selvata per me è casa, ci sono tutti i miei amici di Cadine, Daniela in primis poi Michele, Alessandra, sono lo staff del Rifugio, mentre scendo riesco a scrivere a Daniela e le chiedo se mi può preparare un pò di cose… Purtroppo quello in cui speravo (un brodo di carne) non c’è… mi accontenterò di mangiare e bere altro…. In poco tempo sono al Selvata, prima però incrocio un conoscente con il quale ho avuto il piacere di chiacchierare per qualche minuto, lui si sta portando verso il Pedrotti per raggiungere dei ragazzi di una gita SAT. Arrivo al Selvata, saluto Daniela con un abbraccio, è tanto che non la vedo e mi fa un enorme piacere vedere che lei e Michele sono li ad aspettarmi… Mangio un pò di patatine, bevo una coca cola, scambio quattro chiacchiere e successivamente riparto…. Prossima destinazione Rifugio Croz dell’Altissimo dove arrivo poco dopo, dicono che dovrei essere il penultimo, dietro di me solo un ragazzo sulla corta che è un pò in ritardo e le scope della lunga (Matteo)…. Sento dire da uno dei volontari che chi non ha il frontalino non potrà proseguire…. Io ce l’ho e dopo aver bevuto un pò di the freddo trovo le ultime energie…. Non sò cosa mi capita, sarà l’imbrunire, sarà la soggezzione ma inizio a correre tutta la discesa…. Ogni tanto batto le mani, caccio qualche urletto, canto una canzone… ho un pò paura, non ho mai corso al buio non ho mai avuto un gran feeling col buio e da quando è accaduto lo spiacevole incontro con l’Orso al mio amico Vladi non posso dirmi di sentirmi sicuro…. Quindi il mio solo e unico pensiero in questo momento è arrivare!!!! (possibilmente vivo) Arrivo in Pradel, una ragazza mi fà i complimenti e segna il pettorale, io proseguo mi viene detto che in fondo alla stradina avrei trovato due volontari a indicarmi il percorso e così è… “Ghe saralo mia l’Ors zò de chi????!!!” dico mentre passo di corsa, loro mi rispondono con un non poco rassicurante “Sa vot saver … !!!”…. Inizio quindi a spingere, ho voglia di finire, ho voglia di uscire dal bosco e vedere un pò di civiltà, anche qualche luce del paese…. Mi separano 3km di bosco fitto buio con ogni tanto un ceppo tagliato e una descrizione dei monumenti naturalistici presenti….. Deve essere una sorta di percorso per turisti, boh…. Ad un certo punto finalmente arrivo in paese, e un turbine di emozioni inizia a invadere la mia mente… Ripenso in modo poco ordinato alla giornata trascorsa, guardo il mio orologio, mancano 20minuti alle 9, sono in giro da 14 ore, quasi 15… Inizio a pensare, “Ah ecco qui, il pirla che si fa gli UltraTrail e ci mette 15 ore, lo stesso che fino a qualche mese fà etichettavi come pazzo, antiumano, colui che fà la doppia fatica rispetto ai primi…. ” Eccomi qui… Non fà una piega!!! Corro, continuo a correre, destra, sinistra, arrivo in paese e sento già l’odore di festa!!!! Un ragazzo mi viene in contro e con me corre un pò di discesa poi mi dà indicazione di girare a sinistra, lo faccio e arrivo vicino al Lago di Bior, qui impreco a voce alta, “Cazzo no anche il giro del lago…” una signora che era li mi dice, no guarda che dovrebbe esserci una freccia la sotto… Ed in effetti percorro la discesa e poi una freccia verso destra mi dirige direttamente sulle sponde del Lago di Molveno. La testa inizia ad andare in brodo, vedo il gonfiabile dell’arrivo e accanto alcuni luci flebili, mi dico “cazzo ma mai una volta che riesci a festeggiare, o ad avere la foto d’arrivo… se non ci mettessi sempre 15 ore…..”, incrocio un signore anche lui partecipante lo supero e insieme ci perdiamo a pochi metri dall’arrivo…. Dopo 10 secondi trovo la balisa che mi porta direttamente verso il traguardo.
Oltre passo il gonfiabile Alberto subito dice “Questo è Alan” e così io rispondo (questa volta in Italiano) Si, sono io!!! Li ad aspettarmi ci sono le menti del DBT, Luca, Herbert, Alberto e Franco… Non riesco a nascondere l’emozione, Herbert mi dice, “Sò quanto ci tenevi!” e io non posso che abbracciarllo e scoppiare in un pianto liberatore ricco di significato…. Herbert per me è stato un pò come un piccolo padre di questa disciplina. Sin dall’edizione 0 del Vigolana Trail lo tempestai di domande via mail, consigli, ansie, paure, di un mondo che non conoscevo minimamente, mi ero appassionato di montagna nel 2011 avevo continuato poi nelle competizioni della corsa su strada, subito lasciata per gli infortuni e della modalità di corsa che a me non stava a genio, così un giorno cercando su Internet Trail Running Trentino, trovo il loro sito e subito ho pensato che avrei dovuto contattarli per avere spiegazioni e aiuti su questa nuova disciplina…. Passò davvero poco tempo prima che io iniziassi a correre in montagna, molto poco e con loro partecipai al primo TA del Vigolana Trail, subito con effetti molto positivi…. Questo aumentò in mè la stima che porto per il TTR per tutti i suoi componenti e per tutto quello che hanno organizzato finora… Da sempre gran sostenitore mi sono messo come obbiettivo dell’anno questo TA del Dolomiti di Brenta Trail. Superandolo ho alzato ancora una volta l’asticella, tanti dicono che è una droga che ora dovrei correre ancora più km, io dentro di me non sò se sarà così, devo cmq anche pensare al mio fisico, ai miei organi che preziosamente mi sono stati donati…. Questa era per me una sfida vera, l’ho affrontata a testa alta portandola a termine, non penso di poter e voler chiedere altro da me stesso quest’anno… E’ stato fantastico…. E il Dolomiti di Brenta Trail è stato l’Ultratrail al quale ho partecipato con più trasporto emotivo e non solo…. Oggi, mentre scrivo questo articolo soffro degli effetti del post corsa, nulla di preoccupante è normale, quando avrò completamente recuperato sarò diventato ancora più forte di prima, e questo non può che rendermi sempre piu orgoglioso di quanto ho costruito finora, partendo da una posizione piuttosto scomoda quella di un ragazzo con una grave malattia che è riuscito ad abbattere anche il muro più ostinato e solido che la vita avesse potuto metterli davanti….
Visto che quest’anno abbiamo sfiorato quota 100 tesserati è venuto il momento di conoscerci tutti, parlare tra noi e soprattutto di dare la possibilità ai nuovi di presentarsi come si deve…..pagando birra a tutti…..Per GIOVEDI’ 24 SETTEMBRE ore 20.30, abbiamo pensato di trovarci presso
TRATTORIA ANTICO SOLE
Via Gerone, 3r
25082 Botticino Sera
030 219 0766
Menù semplice:
Antipasti misti (affettati, etc.)
Misto carne grigliata (tagliata, salamine, costate e tartare)
Patate al forno
Insalata
Dolce
Acqua, vino e caffè e ammazzacaffè
Possibilità di studiare un menu specifico per vegetariani e vegani
Prezzo concordato euro 25,00 a testa.
L’invito è esteso anche a familiari, compagni/compagne. Vi vogliamo numerosi!!!
Per aiutarci a gestire la prenotazione alla trattoria Vi preghiamo di dare conferma di adesione a Segreteria TRB comunicando:
Sabato 10 ottobre un TA+ autunnale nello splendido parco dello Stelvio. Il nostro passaggio verso le alte quote non disturberà il bramito dei cervi.
Partenza da Brescia: ore 6.30 parcheggio metropolitana Prealpino c/o Possi
Partenza da Vezza d’Oglio: ore 8.15/8.30 (piazza)
Segue itineario nella val Grande, bivacco Occhi, passo Pietra Rossa, bivacco Linge, malga Monticelli, malga Prisigai e lungo il sentiero dei cervi rientro a Vezza
Sono circa 30 km e 2500D+ con passaggio in quota a 3000m. Non ci sono punti di appoggio intermedi ed è quindi necessario essere completamente autosufficienti.
Per i non iscritti al TRB.Team è richiesto una quota di partecipazione di 5 euro.
Ciao a tutti, da giovedi 1 ottobre 2016 riprendono gli allenamenti del TRB.Team. Il punto di ritrovo e partenza è di nuovo il centro sportivo S.Filippo in via Bazoli 10 a Brescia.
In questo modo il TRB.Team intende proporre a chi vuole muovere i primi passi nel mondo trail un test di avvicinamento a questa disciplina. E’ obbligatorio dotarsi di pila frontale dato che il buio alle 19.30 è ormai padrone indiscusso del bosco.
Con Europa Sporting Club abbiamo stipulato un accordo ed ai soci TRB.Team che lo desiderano è possibile utilizzare la zona spogliatoi (docce e sauna). Il costo annuo per TRB.Team è stato definito in 100 euro annui che dovranno essere versati alla cassa di Europoa Sporting Club. Vi verrà rilasciato il pass di accesso e la ricevuta.
Interruzione degli allenamenti nei periodi festivi e dal 30/07/2017 al 03/09/2017
La quota consente il giovedì sera di:
utilizzare spogliatoi e armadietti (portare lucchetto personale);
utilizzare docce e sauna;
durata convenzione fino al 30/09/2017.
Ritrovo: presso centro sportivo Europa Sporting Club via Bazoli 10 – Brescia
Partenza: ore 19.30
Percorso: variabile da 8 a 12/14 km circa prevalentemente su sentieri.
Terzo Tempo: alla fine per chi vuole 3T in compagnia con birrozza e chiacchiere fuori dal comune.
Segreteria TRB
Ciao a tutti, da giovedi 1 ottobre 2016 riprendono gli allenamenti del TRB.Team. Il punto di ritrovo e partenza è di nuovo il centro sportivo S.Filippo in via Bazoli 10 a Brescia.
In questo modo il TRB.Team intende proporre a chi vuole muovere i primi passi nel mondo trail un test di avvicinamento a questa disciplina. E’ obbligatorio dotarsi di pila frontale dato che il buio alle 19.30 è ormai padrone indiscusso del bosco.
Con Europa Sporting Club abbiamo stipulato un accordo ed ai soci TRB.Team che lo desiderano è possibile utilizzare la zona spogliatoi (docce e sauna). Il costo annuo per TRB.Team è stato definito in 100 euro annui che dovranno essere versati alla cassa di Europoa Sporting Club. Vi verrà rilasciato il pass di accesso e la ricevuta.
Interruzione degli allenamenti nei periodi festivi e dal 30/07/2017 al 03/09/2017
La quota consente il giovedì sera di:
utilizzare spogliatoi e armadietti (portare lucchetto personale);
utilizzare docce e sauna;
durata convenzione fino al 30/09/2017.
Ritrovo: presso centro sportivo Europa Sporting Club via Bazoli 10 – Brescia
Partenza: ore 19.30
Percorso: variabile da 8 a 12/14 km circa prevalentemente su sentieri.
Terzo Tempo: alla fine per chi vuole 3T in compagnia con birrozza e chiacchiere fuori dal comune.
Sabato 19 settembre un TA.quota nel Parco Adamello Brenta. Andiamo a salutare gli amici del Gnutti e del Tonolini per poi inerpicarci fin oltre i 3000m
Il percorso sale direttamente nella val Malga e dopo aver superato le scale del Miller si giunge al rif. Gnutti per pausa caffè. Seguiamo ora il sentiero 1 fino al Tonolini e poi per chi desidera iniziamo la salita verso la cima laghi Gelati. Seguendo Sentiero e non sentiero arriviamo sulla cima a quota 3254 da dove si gode un ampio panorama sulla vallata dell’Aviolo e la visione inusuale dell’Adamello.
Sono circa 25 km e 2000D+ con passaggio in quota ben oltre 3000m. Punti di appoggio intermedi rif. Gnutti, rif. Baitone, rif. Tonolini.
Per i non iscritti al TRB.Team è richiesto una quota di partecipazione di 5 euro.
iL TRB TEAM è presente con quattro atleti, seguiamo il loro percorso ed incitiamoli nella loro avventura. Alcuni sono veterani del TOR altri sono alla prima esperienza.
Sabato 12 settembre con partenza dalla spiaggia del lago di Molveno partirà un numeroso trail autogetito che ha già la vocazione per diventare la gara novità del 2016.
Il TRB.Team partecipa numeroso a questa prova, vero test preparatorio alla prima edizione.
Molti del TRB partono il venerdi sera con ritrovo alle 18.30 al park Brescia Centro.
Alcuni rientrano la domenica ed altri ancora il sabato, organizziamo le auto per ottimizzare il carpooling